Asparagi

1,00 €
Non Disponibile
SKU
0040

Generalità


L’Asparago (asparagus officinalis) è una erbaccia perenne che appartiene alla famiglia delle Liliaceae. Il termine Asparago (o asparagio) deriva dal greco “aspharagos” e dal persiano “asparag”, cioè “germoglio” ed indica sia l'intera pianta sia i germogli. L’Asparago è costituito da un fusto sotterraneo (chiamato Rizoma), che emette germogli carnosi (chiamati Turioni), sormontati da un Apice, la parte commestibile della pianta. Possono essere coltivati o selvatici; quest’ultimi si chiamano Asparagina. In base alle tecniche di coltivazione e al grado di maturazione gli Asparagi possono essere bianchi, rosati, violacei e verdi. Quando i Turioni sono ancora coperti dal terreno sono di colore bianco e l’Apice resta tondeggiante; quando escono dal terreno gli Apici si allungano ed il colore diventa violaceo per poi passare, successivamente, al verde. Esistono oltre 200 varietà di Asparago diffuse in tutto il mondo, ma in Italia le più conosciute sono: Asparago Bianco di Cesena, Asparago bianco di Bassano, Asparago Bianco di Cimadolmo Igp, Asparago Bianco di Badoere Igp, Nobile Asparago Bianco di Verona, Asparago Rosa di Mezzago D'argenteuil, Asparago violetto di Albenga, Napoletano, Asparago Verde di Altedo Igp e Mary Washington. Gli Asparagi selvatici sono più sottili ed amarognoli di quelli coltivati e vengono raccolti quando  sono teneri e giovani, durante la primavera, prima che il loro fusto diventi legnoso. Si possono trovare lungo le siepi e nei bordi delle strade. esistono anche i Bruscandoli, che si raccolgono tra marzo e maggio e che sono molto apprezzati per il loro gusto delicato.


Gli Asparagi, che si trovano freschi, surgelati, in scatola o sott’olio, in cucina possono essere gustati cotti in pentola, al vapore, per arricchire sughi o frittate e perfino in succhi e centrifugati.


Origini


Originario delle rive della Mesopotamia, l'asparago (Asparagus officinalis) era già conosciuto come pianta spontanea al tempo degli Egizi, come testimoniato nei loro dipinti; furono gli stessi egiziani, che già lo consideravano un simbolo di fertilità, a diffonderne la coltivazione nel bacino del Mediterraneo. Gli antichi Greci li consideravano afrodisiaci, mentre i Romani, già dal 200 a.C., avevano dei manuali sull’argomento; Teofrasto, Catone, Plinio il vecchio, Giovenale, Marziale ed il cuoco Apicio si occuparono di descrivere nei loro scritti  sia la coltivazione che la preparazione degli Asparagi, inserendo delle ricette. Inoltre, i Romani ne furono tanto ghiotti da costruire le “asparagus”, delle navi appositamente destinate al trasporto degli asparagi. Pare, inoltre, che furono le Legioni Romane a diffondere la coltivazione degli Asparagi in Spagna.


Nel Medioevo, la pianta era apprezzata per le sue qualità terapeutiche, ma la sua coltivazione era limitata ai conventi. In Italia ed in Francia la diffusione e la coltivazione di questo ortaggio ebbero inizio nel 1500 e pare che il re Luigi XIV ne fosse tanto ghiotto da far innalzare a Versailles un obelisco in onore del giardiniere che riuscì a coltivarli tutto l’anno. Nel XVI secolo, la fama degli Asparagi giunse anche in Inghilterra; successivamente fu introdotto in Nord America.


Oggi il 70% della coltivazione degli Asparagi è concentrata in Asia, soprattutto in Cina, ma anche in Messico e Perù. L’Italia è al terzo posto in Europa, dopo Francia e Spagna.


Tecniche di coltivazione


Per la coltivazione degli Asparagi il terreno deve essere preferibilmente sabbioso, calcareo e ben drenato. Si tratta di una coltura “poliennale”, che consta di diverse fasi, per una durata di circa vent’anni: la prima, biennale, è quella dell’allevamento; le seconda è caratterizzata a sua volta da tre fasi, chiamate Produttività crescente, Produttività stabile e Produttività decrescente.


Il terreno deve essere ben concimato, data la lunga permanenza della pianta nel suolo; è opportuno, inoltre, concimare annualmente, sia prima che riprenda la fase vegetativa, sia dopo la raccolta dei turioni. La pianta, infine, predilige un clima mite ed una posizione ben soleggiata.


Gli asparagi si possono coltivare a partire dalle cosiddette “zampe”, cioè i rizomi della pianta, oppure partendo dal seme, ma quest’ultima possibilità è raramente utilizzata. Le “zampe” si interrano nel terreno a inizio primavera. Dopo l’impianto delle zampe o il trapianto delle piantine si bagna bene il terreno per stimolare il radicamento. Gli asparagi si bagnano con costanza i primi due anni, dopo il radicamento e lo sviluppo delle piante non serve bagnare molto, bisogna evitare che il terreno secchi del tutto. Importante, in ogni caso, non esagerare mai con le dosi d’acqua. Gli asparagi bianchi si ottengono coprendo di terra i turioni in modo che restino più morbidi e non inverdiscano. Nell’orto domestico sono più semplici da coltivare i classici asparagi verdi, visto che ricoprire di terra le piante per ottenere il bianco è un lavoro molto impegnativo.


La raccolta, che avviene da aprile a giugno, si effettua scegliendo i Turioni che superano i 12 cm di altezza dal suolo ed esiste un attrezzo apposito per raccogliere gli asparagi.


Caratteristiche


Ricchissimi di acqua (circa il 93%), gli Asparagi hanno poche calorie (25 cal per 100 gr).


Contengono tantissime proprietà che li hanno resi molto popolari fin dall’antichità. Contengono, infatti, tante vitamine, tra le quali Vitamina A, Vitamine B1, B2, B3, B5, B6, Vitamina C, Vitamine E, K e J. Gli Asparagi sono una delle quattro verdure contenenti la Vitamina E. Contengono, inoltre,  Acido Folico e Folati, tra i quali Alfa-carotene, Beta-carotene, Luteina e Zeaxantina. Tra i Minerali, gli Asparagi sono ricchi di Calcio, Fosforo, Iodio, Ferro, Fosforo, Magnesio, Manganese, Potassio, Rame, Selenio e Zinco. Sono poveri di Sodio. Gli Asparagi contengono anche numerosi Aminoacidi, come Acido aspartico ed Acido glutammico, Alanina, Arginina, Asparagina, Fenilalanina, Cistina, Glicina, Isoleucina, Istidina, Inulina, Leucina, Lisina, Metionina, Niacina, Prolina, Rutina, Serina, Tirosina, Treonina, Triptofano e Valina. Presenti anche antiossidanti come il Glutanione.


Benefici


Tra le proprietà più conosciute, gli Asparagi sono antiossidanti, antitumorali, anti-cataratta, diuretici e depurativi. Gli Asparagi contengono l’Inulina, che aiuta l’organismo ad assimilare i nutrienti e a ridurre il rischio di tumore al colon; rallentano il processo d’invecchiamento e contrastano i radicali liberi e sono un alimento utile a cuore e muscoli. Hanno proprietà antinfiammatorie ed aiutano a prevenire le malattie cardiache ed il diabete di tipo 2.


Sono diuretici, grazie alla presenza dell’asparagina, responsabile anche dell’odore intenso che si sente nell’urina dopo aver mangiato asparagi. Aiutano a regolare il metabolismo, la pressione, il colesterolo ed i livelli di insulina. Sono utili nella digestione, contrastano la cellulite, in quanto diuretici, lassativi e depurativi e sono consigliati nelle diete dimagranti, poiché riducono la fame e regolano l’appetito, vanno bene anche per i problemi di stipsi. Per sfruttarne al meglio le proprietà diuretiche è consigliato il decotto.


Gli Asparagi proteggono la pelle dai raggi solari e dai danni dell’inquinamento; inoltre, hanno proprietà schiarenti, quindi sono consigliati a chi soffre di macchie solari.


Per coloro che soffrono di Uricemia, Gotta e Calcoli renali, o comunque malattie urinarie in genere ,è meglio limitarne il consumo; lo stesso vale per chi soffre di Arteriosclerosi. In ogni caso rivolgersi sempre al proprio medico curante per chiarimenti e consigli.


Curiosità



  • Per pulire e cuocere gli Asparagi prima di tutto si bisogna lavarli in acqua fredda, con un coltello eliminare la parte legnosa e terrosa e, successivamente, con l’aiuto di un pelaverdure, raschiarli. I gambi si devono legare con lo spago da cucina e vanno lessati in acqua bollente, fino a quando non saranno diventati teneri; poi bisogna scolarli e porli in una bacinella con acqua e ghiaccio in modo da mantenerne vivo e brillante il colore. La cottura verticale mantiene l’apice (cioè il germoglio) il più lontano possibile dalle fonti di calore. Se conservati in frigorifero, meglio avvolgerli un canovaccio umido, per prolungarne la conservazione ancora di qualche giorno.

  • Le punte degli Asparagi al momento dell’acquisto non devono essere cascanti o piegate, ma dritte e rigide, tanto da spezzarsi facilmente. I gambi devono essere senza screpolature, possedere una naturale lucentezza ed essere belli sodi, ma flessibili.

  • Esiste una pianta semi-acquatica, chiamata Salicornia, che nasce lungo le coste europee (anche in Italia) dove l’acqua è salmastra e e per le sue sembianza è detta “Asparago di Mare”.


Utilizzi alternativi a quello alimentare


Alcune varietà di Asparago sono utilizzate per decorare la casa.


Gli Asparagi possono essere utilizzati anche in cosmesi. In casa si può realizzare una maschera con 2 Asparagi, un cucchiaio di argilla, 1/2 cucchiaio di olio di mandorle dolci ed 1 cucchiaio di succo di limone. Basta pulire gli asparagi e centrifugarli; unire al succo di limone all’olio e poi unire all’argilla, fino a formare un composto denso e cremoso. Passarlo sul viso e lasciare in posa per 15 minuti. Risciacquare con acqua tiepida e stendere un velo della propria crema idratante.


Ricetta


Asparagi fritti


Ingredienti


(per 2 persone)


1/2 kg di Asparagi verdi


1 uovo


farina bianca


olio E.V.O.


pangrattato (q.b.)


sale e pepe (q.b.)


Procedimento


Tagliare la parte dura del gambo e raschiare gli Asparagi. Lessarli in poca acqua bollente, scolarli ed infarinarli. Scaldare in una padella con abbondante olio E.V.O. Prendere gli Asparagi e intingere solo la punta, prima nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato, e gettarli nell’olio bollente. Rigirarli delicatamente e una volta pronti, toglierli e metterli delicatamente su carta assorbente.


Infine sistemarli su un piatto da portata e spolverare con sale e pepe.

0
Rating:
0% of 100
Scrivi la tua recensione
Stai recensendo:Asparagi
WhatsApp Chat WhatsApp Chat