Questo libro è dedicato  ai “viddani jurnatari”, disoccupati e analfabeti o quasi, da sempre considerati ultimi nella scala sociale, che alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso, nel territorio che dà sul mare chiamato Macconi” e che spazia tra  i comuni di Acate, Vittoria, Punta Secca, Scicli sino a Pachino hanno, su piccolissimi appezzamenti di terreno, sabbiosi e dunali, in media di tre tumuli (corrispondenti a poco più di  mezzo ettaro) battuti dal salmastro vento di mare e produttivamente poveri, avviato e, giorno dopo giorno, realizzato e seguito, con costante  tenacia, la coltivazione in serra di prodotti ortofrutticoli sino a raggiungere risultati invidiabili, stupendi e via via ottimi ed eccellenti in virtù dei continui annuali miglioramenti applicati al terreno, ai concimi e alla serra. Serra che è divenuta, ben presto, un galileiano laboratorio scientifico del provare e riprovare con risultati, alla raccolta, ora corroborati ora falsificati e che hanno indotto il contadino a realizzare ulteriori modifiche per ottenere sempre più ottimali prodotti.

Il legame stretto tra serra e prodotto, tra contenente e contenuto, ha fatto sì che i miglioramenti apportati al prodotto fossero anche causa dei miglioramenti applicati sia alla ingegneristica architettura della serra sia alla terra, concime, sia alle sementi, sia alle piantine.

Una esperienza unica, irripetibile e di fatto di opposizione reale alla economia da guerra fredda che sorse nell’immediato dopoguerra e che condizionò e condiziona la storia del secondo Novecento, il cui bipolare sistema ideologico, esclude l’esistenza della piccola proprietà; tant’è che il pulviscolo di capitale fu definito da Marx "Generatore di Miseria".

Nonostante queste profezie, la piccola proprietà in questo angolo delle Sicilia, ha generato con gli ultimi contadini-jurnatari, creatività e benessere, che hanno falsificato le ideologie con il loro disumano potere sulla vita di milioni di contadini piccoli proprietari sterminati dallo stalinismo.

Una epopea questa dei primaticci in serra che, iniziata negli anni cinquanta, è  approdata a risultati inimmaginabili: si pensi soltanto alla odierna produzione fuori suolo, dove il prodotto si affranca dalla dipendenza al terreno in virtù della concomitante azione del concime chimico, della temperatura, della scelta dei semi ed il cui sistema computerizzato consente di ottenere lo stesso prodotto in qualunque angolo della terra. Anche se domani si dovesse andare sulla luna o su Marte o su qualsiasi altro angolo dell’universo, questo tipo di attività produttiva in serra consente di ottenere anche lì gli stessi risultati che si ottengono sulla terra.

Io in questo libro storicizzo la genesi e lo sviluppo dell'epopea della serra e canto la giornaliera fatica dei contadini e delle loro famiglie, fatta di sacrifici e di attese, di gioia per i risultati ottenuti e di consapevolezza nel vedere realizzato quel miracolo economico durante il quale per un attimo loro ultimi sono primi e tali rimangono nel cuore dei giusti.

prof. Donato Calcedonio