Quando si parla di Frutta ci si riferisce ad una grande varietà di prodotti coltivati, che si caratterizzano per un elevato contenuto di zuccheri, un uso specifico nell’alimentazione, e che sono distinti in agrumi, frutta fresca, frutta secca e disidratata.
In base alla sua composizione, la frutta può essere classificata in: “acidula”, come arance, limoni, cedri, mandaranci; “acidula-zuccherina”, come mele, pere, albicocche, pesche; “zuccherina”, ad esempio banane, fichi, datteri, ananas, cachi; “oleosa”, tra le quali noci, mandorle, pinoli; “amidacea”, come castagne ed arachidi.
La frutta fresca comprende gli alberi, gli arbusti ed i cespugli, che danno origine a frutti che si possono consumare crudi. Gli esempi sono tantissimi: mele, pere, uva, pesche, cachi, fichi, more, albicocche, ciliegie, gelsi, meloni, kiwi o angurie. La frutta di solito viene consumata cruda, cotta, in marmellate e confetture o altri tipi di conserve, ma spesso è anche un ingrediente in vari piatti, sia dolci, che salati.
Origini
Gli uomini, fin dall’antichità si sono cibati di frutta. Le donne dell’età della pietra erano incaricate di raccogliere i frutti per la comunità, che basava la propria alimentazione sui frutti della terra e sulla caccia. Con l’avvento dell'agricoltura, la coltivazione delle piante da frutto ha acquisito sempre maggiore importanza. L'arte della frutticoltura è trattata anche ai tempi dei romani; sempre in quel periodo erano conosciuti e utilizzati anche frutti quali mela, pera, nespole e ciliegie; successivamente arrivarono anche gli agrumi. Gli scambi commerciali con l'Oriente e la scoperta dell'America hanno contribuito all’arrivo in Europa di nuove piante e varietà di frutta e lo stesso avvenne nel Nuovo mondo, dove vennero esportate piante dall’Europa.
Tecniche di Coltivazione
Per la coltivazione delle piante da frutto, innanzitutto bisogna distinguere le piante per tipologia, cioè piante da frutto arboree e piante da frutto arbustive, secondo il tipo di foglia, infatti possono essere sempreverdi o a foglia caduca, ma anche secondo il tipo di frutto e la seconda della grandezza dei frutti, che possono essere piccoli o grandi. Tra i frutti piccoli ci sono ribes, more, uva spina, mirtilli, lamponi e fragole. I frutti piccoli sono tipici delle piante arbustive, che vengono coltivate a cespuglio oppure a siepe. I frutti grandi sono, ad esempio, agrumi, albicocche, castagne, ciliegie, fichi, mele, mele cotogne, nespole, nocciole, noci, olive, pere, pesche e susine. Per scegliere le varietà da coltivare solitamente si segue il criterio “pedoclimatico”, cioè relativo al clima, ma sono importanti anche l’osservazione delle specie e delle varietà che sono maggiormente coltivate nelle campagne della zona in cui si vorrebbe piantare.
Caratteristiche
La frutta garantisce l’assunzione della maggior parte delle sostanze nutritive di cui l’organismo necessita. Tra i più importanti ci sono vitamine, proteine, sali minerali e fibre. Ad eccezione dell’oleosa, la frutta è un alimento ad alta densità nutritiva e a bassa densità calorica, caratterizzata, in base alla varietà, da 80% al 96% di acqua. La frutta possiede un alto contenuto di vitamine A e C e come la verdura, la frutta è ricca di Potassio, Magnesio, Ferro e Calcio, mentre il Sodio vi è contenuto in quantità pressoché irrilevanti. La frutta contiene una buona dose di zuccheri, soprattutto nella frutta polposa e zuccherina. Il consumo di frutta, data la presenza di acqua, acidi e sostanze aromatiche, rinfresca l’organismo. Il gusto è dovuto al contenuto di acidi, zuccheri e altri aromi. Tra gli acidi presenti, l’Acido malico nella mela, l'Acido citrico in arance, limoni e mandarini e l'Acido tartarico nell’uva. Nella frutta sono presenti anche sostanze potenzialmente tossiche, quali Glucosidi cianogenetici, Nitrati, Ossalati, Antitiroidei e Solanina. La frutta non dovrebbe essere ingerita insieme ad altri cibi poiché, quando viene consumata a fine pasto, rimane nell'apparato digerente ed avviene la fermentazione degli zuccheri, causando il classico “gonfiore intestinale”.
Benefici
Grazie alle sue numerose proprietà, il consumo di frutta svolge un’azione vitaminizzante grazie al notevole apporto di vitamine e mineralizzante grazie alla presenza di Calcio, Cobalto, Ferro, Manganese, Rame e Zinco. Protegge l’organismo dai radicali liberi. La frutta, inoltre, è diuretica e disintossicante e svolge un’azione lassativa. Infine, stimola la digestione. In generale la frutta è priva di grassi ed è un alimento consigliato nelle diete ipocaloriche. La presenza di acqua favorisce l’idratazione dell’organismo. Ogni frutto possiede caratteristiche differenti, ma solitamente vengono divisi in “colori”, secondo i quali corrispondono benefici diversi. La frutta di colore “rosso” svolge un’azione protettiva nei confronti di cuore e vie urinarie, oltre che a rafforzare la memoria (es. lamponi, ciliegie). La frutta di colore “giallo-arancio” rinforza occhi, cuore e sistema immunitario (es. pesche, meloni, arance). La frutta di colore “verde” (es. mele verdi, lime) apporta benefici ad ossa, denti ed occhi, inoltre, ha proprietà antistress ed affaticamento. La frutta di colore “bianco”combatte il colesterolo e favorisce l’assimilazione dei grassi contenuti negli alimenti (es. pere, uva bianca). Infine, la frutta di colore “violetto” (es. fichi, uva, prugne, more e mirtilli) protegge le vie urinarie, le pelle ed ha proprietà anti-invecchiamento.
Curiosità
La fragola è un frutto?
Le fragole vengono considerate dei frutti dal punto di vista nutrizionale, ma i veri frutti della pianta, dal punti di vista botanico, sono gli “acheni”, i piccoli semi di colore giallo visibili sulla superficie della fragola.
Proverbio
Alla frutta sono dedicati numerosi detti proverbi. Tra questi, ad esempio, “Una pera fradicia ne guasta un monte”, che si riferisce alla facilità con cui si trasmettono vizi e corruzioni.
Quanti chicchi ci sono in un Melograno?
Secondo la Torah, ogni melograno conterrebbe 613 semi, numero simbolico che corrisponde alle prescrizioni scritte nella Legge (365 divieti e 248 obblighi), ma in realtà pare che un singolo frutto possa contenere anche più di 1000 chicchi!
L’Italia è il maggior produttore di kiwi al mondo ed i frutti vengono esportati in Germania, Spagna e Francia e verso i della Russia e degli Stati Uniti.
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