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Agrumi
Con il termine Agrumi ci si riferisce ai frutti o alle piante che li producono, appartenenti al genere Citrus della Famiglia delle Rutaceae. La sottofamiglia comprende tantissime specie, molte varietà e mutazioni. Nel corso dei secoli si sono sviluppati anche tantissimi ibridi.
Gli alberi o arbusti degli Agrumi sono, nella quasi totalità, sempreverdi; le foglie sono lanceolate o ellittiche, intere, coriacee, articolate sul picciolo. I fiori si chiamano “zagare” e hanno dimensioni variabili a seconda della specie; in generale hanno un colore bianco, ma ne esistono anche con varie sfumature colorate e sono delicatamente profumati. Il frutto è più spesso una bacca, ma può anche essere una drupa o una capsula. In botanica è chiamato “esperidio” ed ha una forma che può variare da tondeggiante, a volte schiacciato ai poli, a un ovoide allungato e appuntito. Al suo interno presenta uno strato simile ad una spugna ed è di colore bianco. L’interno del frutto è diviso in spicchi molto succosi, ognuno avvolto da una membrana sottilissima e dentro di essi troviamo i semi. Tra le varietà di agrumi più conosciute prodotte in Italia ci sono “l’Arancia rossa di Sicilia”, che raggruppa tre varietà, che sono l’Arancia Tarocco, l’Arancia Sanguinella, e l’Arancia Moro; i frutti vengono raccolti a mano, con l’ausilio di forbici. Ci sono anche l’Arancia Navel, l’Arancia di Ribera, che ha frutti enormi, una buccia spessa che può essere tolta con le mani ed è ideale consumata fresca. Ci sono anche il Cedro, il Limone di Amalfi e il Bergamotto, noto soprattutto per la sua essenza, che viene coltivato in Calabria; poi esistono il Limone di Sorrento, il Limone Femminello del Gargano, la Clementina, il Mandarino, Il Pompelmo Giallo e il Pompelmo Rosa, nato dall’incrocio di con l’Arancio, il Mapo e il Miyagawa. Arance, clementine e mandarini sono frutti invernali, mentre i limoni si possono trovare anche in estate.
Origini
Il termine Agrume deriva dal latino Acer, cioè “aspro”, ma il nome botanico più noto è Citrus. La storia degli Agrumi inizia in Cina. dove si ritiene che l’Arancio dolce si sia generato per mutazione dall’arancio amaro. Nel 2000 a.C. nella valle dell’Indo, invece, vi era una popolazione che conosceva il limone. Le varie specie hanno raggiunto l'Europa in epoche diverse e pare che il primo sia stato il Cedro, noto tra gli antichi Romani come “Pomo di Persia”. Nella mitologia greca si racconta che una delle dodici fatiche di Ercole richiedeva il furto da parte dell’eroe di alcuni “frutti d’oro” dall'orto delle Esperidi; si trattava delle arance, simbolo della fecondità e dell’amore. L’arancio dolce è l’agrume più coltivato nel mondo, grazie alla sua capacità di adattarsi a condizioni ambientali diverse. Pare siano stati gli Arabi a introdurre gli aranci in Asia Minore, in Egitto, nel nord Africa e in Europa. I Romani chiamarono l’arancia “Citrus aurantium”, ispirandosi al metallo prezioso, proprio perché ritenevano che nella sua buccia si vedesse lo splendore dell’oro. Un mosaico della villa del Casale di piazza Armerina attesta che nel periodo tardo-imperiale romano erano già presenti in Sicilia sia il Cedro che il Limone. Per quanto riguarda le coltivazioni di quest'ultimo e dell’Arancio amaro, sarebbero state è stata introdotta nel Mar Mediterraneo nel X secolo grazie ai Saraceni, mentre la coltivazione dell'arancio dolce è stata introdotta dai Portoghesi nel XVI secolo; risale al XIX secolo quella del mandarino. Furono Crociati e pellegrini di ritorno dalla Terrasanta, fra l'XI e il XII sec., a portare alberelli di limone nel sud Italia. Grazie alla vocazione mercantile di Amalfi l'agrume arrivò poi in molti territori della penisola, entrando in ricette di verdure, insalate e dolci. La coltivazione dell’Arancio dolce, in Sicilia ed in Calabria, sarebbe cominciata verso il XVI sec. a seguito degli scambi commerciali con i portoghesi, per poi assumere rilevante importanza nel XVIII sec.
Tecniche di Coltivazione
Per la messa a dimora delle giovani piante di agrumi il momento più adatto è la primavera, da fine marzo a maggio - a seconda delle zone - quando il rischio di gelate è ormai passato. Il terreno va preparato, lavorandolo e concimandolo; importante è anche prevedere un buon drenaggio. Prima della messa a dimora delle piante bisogna, inoltre, predisporre delle buche. La concimazione degli agrumi deve essere eseguita utilizzando concimi ricchi di manganese e zinco. La raccolta avviene sempre a piena maturazione del frutto; solo nel caso dei limoni si può raccogliere il frutto quando è ancora verde, poiché continua a maturare anche dopo essere stato staccato dalla pianta.
Caratteristiche
Nonostante siano frutti zuccherini, contengono poche calorie (in media 45 calorie per 100 gr di polpa). Anche se le proprietà specifiche variano in base alle singole varietà, in generale gli Agrumi contengono oltre alla Vitamina C, anche Vitamine del gruppo B, Fosforo Potassio, Magnesio, Rame e Selenio. Gli Agrumi, inoltre, contengono Fibre, sia solubili che insolubili, Acido Folico, Licopene, Flavonoidi e Pectina.
Benefici
Il consumo di Agrumi riduce il rischio di soffrire di calcoli renali. Sono antiossidanti, aumentano le difese immunitarie e sono validi alleati nella protezione dai malanni della stagione invernale. Proteggono gli occhi, il cervello ed apportano benefici per la salute del cuore, combattono le infezioni e favoriscono la coagulazione del sangue; sono alleati nella diminuzione della pressione del sangue e nell’abbassamento dei livelli di colesterolo LDL e dei trigliceridi. Possono proteggere dal cancro all’esofago, al seno, allo stomaco e al pancreas. Danno energia e favoriscono la formazione delle ossa.
Curiosità
- La spremuta delle Arance andrebbe consumata subito, al massimo entro 20 minuti, per preservare le proprietà che si perdono entro un’ora e mezza dalla spremitura.
- Per un assorbimento migliore del Ferro, gli spinaci vanno consumati con una spruzzata di succo di limone.
- Avena e succo d’Arancia assunti insieme aiutano a ridurre il colesterolo.
- Quando si comprano agrumi meglio scegliere frutti pieni, succosi e relativamente pesanti per le loro dimensioni, che cedono se leggermente schiacciati.
- Il Bergamotto, coltivato in Calabria, è noto per la sua essenza, utilizzata largamente sia in profumeria che in cucina; in quest’ultimo caso i frutti vengono messi sotto spirito e o utilizzati per preparare la marmellata.
Varietà presenti in catalogo
- Cedro
- Pompelmo
- Caviale di Limone