Per “frutta secca” si intendono tutti i frutti che, attraverso un processo di essiccazione naturale o con speciali essiccatori, vengono privati della maggior parte dell'acqua. Comunemente ci si riferisce a mandorle, noci, nocciole, ma i questo caso si tratta di semi e non di frutti. In ogni caso, sia frutti che semi si prestano ad essere preparati sotto forma di frutta secca, poiché si conservano anche oltre il normale periodo di raccolta. Questo procedimento può riguardare frutti sia interi, sia tagliati a pezzi, a cubetti, o anche macinati. La frutta secca può essere consumata tal quale o come ingrediente nella preparazione di ricette culinarie o di pasticceria. Tra le varietà di Frutta secca più conosciute ed apprezzate ci sono: Albicocche, Anacardi, Ananas, Arachidi, Banana, Castagna, Ciliegie, Datteri, Fichi, Mandorla, Mango, Mirtilli, Nocciola, Noci, Noci di Macadamia, Noci del Brasile, Noci di Cocco, Noci Pecan, Papaya, Pinoli, Pistacchi, Prugna, Uva passa e Zenzero.
Origini
L’essiccazione della frutta ha avuto molta importanza nella storia dell'alimentazione umana. La Frutta secca, infatti, si poteva conservare a lungo e garantiva una riserva di cibo. Testimonianze della coltivazione del Fico si hanno già nelle prime civiltà agricole di Mesopotamia, Palestina ed Egitto, da cui si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo. I frutti del Fico, sia freschi che essiccati, sono ricchi di proprietà nutritive e hanno contribuito per millenni all’alimentazione di moltissimi popoli. Anche Noci e Mandorle facevano parte del costume alimentare dei popoli antichi e fu grazie agli Egizi che questi frutti penetrarono nelle civiltà greche e romane. In Sicilia, addirittura, il Mandorlo sbarcò insieme ai Fenici e il suo uso si diffuse successivamente nelle colonie greche. Veniva utilizzato in cucina per la preparazione di squisiti dolci ma si traeva da esso anche l’olio che, a partire dal Medioevo, talvolta, sostituiva il più costoso olio di oliva. I romani riconoscevano alla Noce non solo il potere propiziatorio di amori felici, ma anche quello di favorire i guadagni, considerandolo un portafortuna da non far mancare sulle tavole delle feste ed in particolare in occasione delle nozze. Gli sposi, per questo motivo, regalavano noci al posto degli attuali confetti; inoltre, vi era l’abitudine di spargere Noci sul pavimento della casa del futuro marito. Anche in epoca cristiana il consumo della Frutta secca non subì flessioni, caricandosi di simbolismo. Il Dattero, originario del nord Africa, nella tradizione cristiana ha un importante significato, in quanto le foglie di palma da Dattero rappresentano un simbolo di pace e ricordano l’entrata di Gesù in Gerusalemme. Nel Medioevo, invece, ai piedi del noce venivano celebrati riti di stregoneria e magia, mentre con il frutto si curava la debolezza di stomaco e con l’infuso di foglie si lenivano tosse ed asma. Fino al secolo scorso, in molte regioni d’Italia, si usava piantare un noce per la nascita di una bambina affinché, arrivata all’età da marito, potesse ricavarne del legno per il letto nuziale.
Tecniche di Coltivazione
Benché molta della Frutta secca in commercio si ottenga attraverso un processo di essiccazione, ci sono alcune piante dalle quali vengono raccolti i semi, quelli definiti per antonomasia Frutta secca, che si coltivano in maniera diversa. Ad esempio la Noce, che è una pianta molto robusta, riesce a raggiungere e superare i 20-25 metri di altezza. È una specie monoica, con impollinazione affidata al vento. La pianta comincia a produrre tra l’ottavo ed decimo anno di età e la produzione va aumentando di anno in anno, stabilizzandosi dopo il trentesimo anno. Rimane costante per altri 15-20 anni, per poi diminuire progressivamente.
L’impianto può essere fatto sia tramite seme che utilizzando piante di alcuni anni di età prelevate in vivaio. Entrambi i metodi richiedono lo svolgimento dell’operazione nel periodo autunnale, all’incirca nei mesi di settembre e ottobre.
La pianta di Noce non ha molte esigenze, ma è importante che il terreno sia sciolto, possibilmente ricco di sostanza organica.
L’irrigazione del Noce è necessaria non appena incominciano ad arrivare i primi caldi intensi. Il Noce necessita di un trattamento di potatura dopo i primi anni di crescita e a seconda della forma che si vuole dare alla pianta. La raccolta viene effettuata a partire dal mese di settembre e dura, a seconda delle varietà, fino alla fine di novembre. Il mallo, cioè l’involucro che racchiude la Noce deve spaccarsi per poter essere pronta per la raccolta. Successivamente, le noci raccolte vengono fatte essiccare per un periodo più o meno lungo.
Caratteristiche
Nella Frutta secca il contenuto di acqua e di altri costituenti è variabile. Si tratta di un alimento molto calorico, infatti, per 100 gr di prodotto l’apporto può variare tra le 240 e le 560 calorie. Ha un alto contenuto di Fibre e fornisce molta energia poiché contiene grassi, ma sono principalmente insaturi. La Frutta secca dà un discreto apporto di vitamine, infatti, contiene vitamine A, B1, B2, B3, C ed E. Contengono Acido linoleico, Acido oleico e Flavonoidi, Arginina e Steroli vegetali. Sono presenti diversi minerali, quali Calcio, Ferro, Fosforo, Magnesio, Manganese, Potassio e Zinco. Contiene anche proteine e zuccheri.
Benefici
In generale, la Frutta secca ha un effetto antinfiammatorio ed antiossidante, contrastando i radicali liberi. Alcuni tipi di Frutta secca apportano benefici in caso di ansia e cattivo umore, altri cono consigliati in caso di stanchezza cronica. La Frutta secca è efficace per ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” nel sangue, infatti, consumare un porzione di 30 gr di frutta secca, per 5 volte alla settimana, aiuterebbe a ridurlo. Ci sono alcuni tipi di frutta secca, come le prugne, che sono utili in caso di stitichezza. Bisogna, però, fare attenzione ad eventuali allergie, ed è bene comunque variarne la tipologia ingerita per evitare di entrare in contatto sempre con lo stesso allergene, rischiando una sensibilizzazione.
Curiosità
- Tra la Frutta secca, pare che vi siano 7 varietà più nutrienti di tutte le altre. Si tratta di Mandorle, Noci, Nocciole, Pistacchi, Pinoli, Castagne e Noci Brasiliane.
- Dalla frutta a guscio si ricavano latte vegetale ed olio. Ad esempio, l’olio di Nocciole, consigliato per l’alimentazione di bambini ed anziani; inoltre, può svolgere la stessa funzione del latte detergente.
Varietà presenti in catalogo
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